venerdì 6 marzo 2015

Un patrimonio a rischio?

Le Alpi Apuane dal versante lunigianese


Le Alpi Apuane sono da sempre conosciute in tutto il mondo per la loro più grande ricchezza: il marmo. Purtroppo l'estrazione, oramai lontana dalla forma romantica  e avventuriera degli inizi del secolo, sta mettendo a rischio la bellezza e l'integrità di questa catena montuosa unica nel suo genere. La mancanza di regole, di controlli severi, leggi che risalgono al XVII secolo, un business non più basato sul blocco di marmo, ma sull'estrazione del carbonato di calcio hanno accelerato l'attività estrattiva e ridotto ambienti di alta montagna a discariche di materiale ferroso.

Il Monte Sagro da Campo Cecina


Come se la situazione non fosse abbastanza grave, sta per essere approvato un nuovo Piano Paesaggistico Regionale dove non solo non si cerca di mettere un freno a questo far west, ma  si concedono ulteriori vantaggi ai signori del marmo.







La presenza delle cave di marmo nelle Alpi Apuane è una peculiarità che le ha rese famose, le fa apprezzare ancora di più e ha creato un importante indotto economico in tutta la zona. Parlare di chiusura totale e indiscriminata è una follia estremista che non pensa ai posti di lavoro e ad un patrimonio manuale e culturale che andrebbe irrimediabilmente perso. Ci si augura nel buon senso di questa classe politica che modifichi, come promesso in fase di presentazione, questo Piano e permetta anche alle generazioni future di godere della bellezza di queste montagne.

Da sin. M.te Pisanino, Il Pizzo d'Ucello e il M.te Sagro con il borgo di Terenzano

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