mercoledì 5 novembre 2014

Osservando lo spettacolo dell'autunno...




L'autunno è la stagione dei colori, del foliage, dei paesaggi da favola... Anche quest'anno la magia si ripete sui monti dell'Appennino Tosco-Emiliano, dove si incontrano Lunigiana, Garfagnana ed Emilia e nasce un paesaggio unico....


Il bosco ci regala scorci indimenticabili...


Non ci rimane che sederci su una panchina...

...e godersi lo spettacolo con chi ti sta vicino!


martedì 12 agosto 2014

Joseph "Sepp" Innerkofler




Il fronte dolomitico della Prima Guerra Mondiale vide le imprese di molti uomini valorosi che combatterono in questo difficile scenario, scrivendo pagina indimenticabili nella storia del conflitto e dell'alpinismo. L'eroe pusterese più conosciuto è senza dubbio Joseph Innerkofler, detto Sepp, guida alpina di Sesto, che appena scoppiata la guerra si arruolò volontariamente negli standschuetzen tirolesi per difendere la patria dall'attacco italiano.









Innerkofler formò una sorta di pattuglia volante assieme ad altri volontari con il compito di sorvegliare tutte le cime che sovrastano Sesto, per evitare che queste cadessero in mano nemica mettendo a rischio la sicurezza della vallata. Nei prima giorni del conflitti fece molte salite, aprendo molte nuove vie per evitare di essere sorpreso dagli alpini appostati in alta Val Fiscalina e nella zona del Passo Montecroce di Comelico.


Il M.te Paterno visto dal Rif. Locatelli





Il 4 luglio 1915 i suoi superiori gli ordinarono di salire sul Paterno per controllare i movimenti degli italiani, accampati poco sotto Forcella Lavaredo, nella zona delle Tre Cime. Sepp intuì il rischio della missione perchè sarebbe bastatao un solo alpino sulla cima per cancellare l'intera pattuglia, ma dovette obbedire e si avviò verso la sua ultima ascesa. Gli alpini erano proprio sulla vetta e appena sentirono la cordata che risaliva le pendici del monte furono subito messi in allarme.










Qui la storia si mescola alla leggenda e ancora oggi non si sa come andarono veramente i fatti. La versione italiana, molto romanzata, narra dell'alpino De Luca, che sorprese la pattuglia austriaca durante l'ascesa alla vetta e per fermarli decise di lanciare un grosso sasso colpendo Sepp. Per la versione "quasi ufficiale" invece Innerkofler fu ucciso dal fuoco amico proveniente dalle mitragliatrici della zona sopra l'attuale Rifugio Locatelli. Si dice che nell'incerta luce dell'alba un mitragliere aprì il fuoco appena vide del movimento sulla cima del Paterno, ma sfortuna volle che a cadere, sotto gli occhi del figlio che lo osservava, fu la guida pusterese che precipitò nel camino Hopp. Un' esame sui resti, dopo molti anni, avvalorò questa teoria, tenuta nascosta dagli austriaci.

La zona da cui partirono i colpi che ferirono Innerkofler

Sepp Innerkofler al termine del conflitto fu sepolto nel cimitero della sua Sesto e ancora oggi qui riposa nella tomba di famiglia, guardando le cime della Croda Rossa, di Cima Undici e della Val Fiscalina.


Se volete saperne di più su Sepp Innerkoflere su tutte le vicende belliche della zona vi consiglio il libro La Valanga di Selvapiana di Italo Zandonella Callegher (Ed. Il Corbaccio, 2007) oppure l'ormai introvabile Guerra fra le Tre Cime di Peter Kuebler e Hugo Reider (Athesia, 1990)

venerdì 18 aprile 2014

Una strada.. in paradiso!


Il gruppo del Baranci sopra a S.Candido


Quando una strada non porta al paradiso, ma lo attraversa....

Sul M.te Piana verso le Tre Cime di Lavaredo


Nei pressi di Malga Nemes

Dal M.te Piana verso i Cadini, il Sorapiss e il gruppo del Cristallo


BUONA PASQUA A TUTTI I LETTORI DEL BLOG!

lunedì 17 marzo 2014

Una casetta nella neve...




Panorama verso le Dolomiti del Comelico

Chi non vorrebbe abitare in una di queste casette sommersa dalla neve? Malghe, rifugi o masi in questo inverno alpino che verrà ricordato per le abbondanti nevicate

Fienile sommerso dalla neve





















Verso le Tre Cime di Lavaredo


Malga in inverno


Le luci della sera in una Dobbiaco innevata