lunedì 9 gennaio 2012

Le Alpi dal Monte Asinara

Se in una limpida giornata d'inverno vi trovate a passare dalle parti del Passo di Pradarena, fate una piccola escursione fino al Monte Asinara, il colle che sorge a sud-est del valico. Avrete la possibilità di assistere ad uno spettacolo unico che resterà per sempre nella memoria di tutti gli amanti della montagna

Verso il Passo della Comunella

Innanzitutto accertatevi che la neve permetta l'uso delle ciaspole (possibilità di noleggio all'albergo Carpe Diem); in caso di neve ghiacciata seguite la strada forestale che conduce al Passo della Comunella (30 min) ed evitate di salire sulla cima del colle.

Il Monte Cusna
Se invece il manto nevoso è soffice o scarso seguite le indicazioni del sentiero 00 GEA fino all'uscita dal bosco. Da qui vediamo bene la nostra meta e per raggiungerla cerchiamo di seguire la via più agevole, meglio un percorso già battutto nella neve. Infatti la piccola traccia di sentiero che troviamo in estate scompare al cadere della prima neve e quindi dobbiamo improvvisare un percorso, sempre prestando la dovuta cautela.
In 20 minuti raggiungiamo la cima del Monte Asinara, che sorge sopra ad antiche vie che collegavano la Garfagnana con il versante di Ligonchio e del reggiano. Probabilmente deve il suo nome agli animali da soma che qui sostavano brevemente, pascolando sul versante durante i loro viaggi.

Le praterie del crinale

Dalla cima in una tersa giornata invernale o di settembre possiamo ammirare buona parte del'arco alpino, distinguendo chiaramente le cime più vicine delle prealpi venete e trentine, come il Monte Baldo che sorge poco sopra alla pianura  e al lago di Garda. Con un solo sguardo possiamo osservare le maggiori cime delle Alpi Apuane, buona parte delle vette dell'Appennino Tosco-Emiliano e le nevi perenni delle Alpi. Tutto questo rende il posto unico nel suo genere e regala grandi soddisfazioni, nonostante si tratti di una piccola escursione di un'ora in una zona poco conosciuta.

Panorama dalla cima verso M.te Alto e l'Alpe di Succiso, a sinistra, e M.te Cavalbianco, a destra

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