domenica 13 marzo 2011

Una domenica di 95 anni fa...

Molte volte mi ero recato sul Monte Piana in piena estate, sul suo pianoro verde si vedevano chiaramente i segni lasciati dalle trincee e dagli scoppi delle granate e tutto questo ti portava a pensare che in quel posto decenni prima erano morti migliaia di soldati per conquistare qualche metro di terra all'avversario austriaco.



Salire lassù in una bellissima domenica d'inverno ti fa scoprire un altro posto: la coltre bianca di un metro copre tutte le ferite, le motoslitte portano sù al rifugio allegre famiglie, qualcuno pratica scialpinismo sull'immesa piana della cima e le vette innveate attorno ti rapiscono con la loro bellezza..



Quando sono arrivato alla vetta mi sono ricordato di dove mi trovavo e allora ho capito di persona cosa voleva dire essere lì nell'inverno del 1915 o del '16 con il vento freddo che ti taglia la faccia, i metri di neve, la fame e il pericolo che un kaiserjaeger o uno standschutzen ti sparasse addosso.





Se siete appassionati di storia della Prima Guerra Mondiale salite a piedi lungo la carrareccia miltare in un giorno d'inverno e capirete veramente cosa è stata la "guerra delle aquile", magari in una domenica quando i bambini giocano con il bob vicino al rifugio "A.Bosi" e signore con il cappottino arrivate comodamente con la motoslitta passeggiano vicino alla chiesetta. Pensate alla differenza con una domenica di inverno del 1916...






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